Il Prisenti per San Rocco 2015 di Gandolfo Gabriele David in mostra.
- Vincenzo Messina
- 16 ago 2015
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 18 mag 2018
Aug 16, 2015

KINTSUGI, RIPARARE CON L'ORO
16 Agosto 2015 h 21.00 | Aula consiliare - Piazza XV Gennaio 1968 - Gibellina
Arazzo in cotone e misto seta, cm 490 x 140 esclusi i manici.
Realizzato con le ricamatrici: Loredana La Rocca, Vita D’Aloisio, Ninetta Cammareri e la partecipazione della comunità di Gibellina, 2015.
Il Prisenti è un grande arazzo portato in processione per la festa di San Rocco a Gibellina (Trapani), città colpita dal terremoto del 1968 sui cui resti Alberto Burri realizza una delle più grandi opere di land art: il Cretto. Questo Prisenti si confronta con la storia e la memoria di Gibellina e con il suo Cretto, con una città che vuole, dopo mezzo secolo, voltare pagina rispetto a quel doloroso capitolo.

Un’ideale colata d’oro versata su una terra fessurata; immagine tragica metaforicamente sanata. Il procedimento riprende le usanze giapponesi di riparare i cocci di vasellame rotto usando l’oro: tale operazione, detta Kintsugi, riassembla i pezzi e trasforma rottura e oggetto dando nuova vita alle “cicatrici”, attraverso una modalità estranea all’occidente e una pratica il cui significato sfugge a chi vede nel fallimento e nella rottura un mero sentimento di vergogna.
L’arte invece ripara le ferite senza nasconderle; il segno stesso della cicatrice è un valore positivo di autoguarigione e di superamento delle crisi.
Fonte: http://gandolfogabrieledavid.it/
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